lunedì 20 ottobre 2008

Lost in Traslocation

Aprire un nuovo blog è un pò come traslocare e segna un cambiamento, senza lasciare che quello che eri determini necessariamente ciò che diventerai, ma facendo tesoro dei tuoi traguardi e di quelle esperienze che devi ringraziare di aver fatto, senza le quali non potresti dire di essere ciò che sei. La prima volta che mi sono affacciata al mondo dei blog avevo solo sedici anni e sono caduta in quello strano meccanismo che ti porta a sembrare più che ad essere... è strano l'universo internettiano, spesso parti con le migliori intenzioni ma alla fine in qualche modo ti perdi, non è sempre facile riuscire a delimitare i giusti confini di se stessi. Il dramma è che le persone che ti leggono inevitabilmente finiscono con l'identificarti solo ed escusivamente con quello che scrivi, e col tempo finisce che inciampi anche tu nell'errore di rimandare proprio quell'immagine di te che non è detto che non corrisponda alla verità, ma di sicuro è incompleta, una sorta di stereotipo. Questa volta però sarà diverso, sono passati sei anni da allora e credo proprio di aver imparato a dare la giusta dimensione alle cose. Internet è un mezzo efficacissimo e soprattutto alla portata di chiunque, ma sono davvero in pochi quelli che riescono a "sfruttarlo" nel migliore dei modi, facendo proprie le cose che leggono e che vedono per utilizzare poi come spunti per realizzare qualcosa di concreto e rieaborato nella loro vita reale. Alla maggior parte della gente è utile per darsi una parvenza intellettualoide (con una cultura tra l'altro puramente nozionistica e sterile) o peggio per fingere di avere una vita interessante e di essere persone normali. La normalità è tanto rara quanto è vero che l'onestà è silenziosa.

1 commento:

alessandro de paoli ha detto...

complimenti mi è piaciuta la ricetta ed il post d'esordio
ma perchè essere silenti quando si dicono cose interessanti in bella forma?